DISCLAIMER: questo articolo NON è stato redatto da medici. Tutto quanto ivi riportato, pertanto, NON E' UN CONSIGLIO MEDICO. Si tratta, però, di dati verificati da varie fonti pubbliche.
E’ stato analizzato il meccanismo di attacco del virus, che consiste principalmente nello sfruttare difetti del sistema immunitario, in particolare i bassi livelli di ImmunoGlobulina A ed alti livelli di INTERLEUCHINA-6 e in generale un livello insufficiente di linfociti B e T e di dopamina (neuro trasmettitore). Si è considerato anche che l'affezione da Coronavirus causa l'abbassamento di interferoni alfa e beta. Per questi motivi appare utile, per curare l'affezione, ristabilire le funzioni del sistema immunitario a livelli medi efficaci, invece di bombardare di farmaci sperimentali, che con i loro gravi effetti collaterali possono causare danni seri ai pazienti ed in troppi casi si rivelano inefficaci. Per altro, senza un test in doppio cieco su tali farmaci, appare arduo determinare se un'eventuale guarigione del paziente sia da attribuirsi al farmaco o alla reazione naturale del sistema immunitario.
E’ importante considerare che le problematiche create dal virus sono la velocità di replicazione, la capacità di nascondersi e il rapido attacco (nel 15% dei casi circa) delle basse vie respiratorie con complicanze polmonari più o meno marcate: le complicanze polmonari consistono in edemi interstiziali dovuti all'accumulo di liquidi che, impedendo lo scambio di gas, rendono difficoltosa la respirazione.
Per quanto sopra esposto ci si domanda quanto segue: non sarebbe utile la somministrazione orale di una tisana a base di uncaria tomentosa (UT) fino a tre volte al giorno (mattina - sera) affiancata da una tisana di astragalo radice (AR) una volta al giorno (sera)?
Sembrerebbe una soluzione più efficace e meno invasiva per l'organismo per i seguenti motivi:
L'Uncaria Tomentosa ha, come principio attivo primario, degli alcaloidi pentaciclici ossindolici che stimolano con grande efficacia la produzione di linfociti B e T tramite stimolazione delle cellule endoteliali; inoltre, come principi attivi secondari, annovera glicosidi dell'acido quinovico, steroli e polifenoli la cui azione combinata riduce lo stato infiammatorio (normalizzandoli livelli di interleuchina-6) e svolge azioni antiflogistica (riduzione e/o prevenzione edemi polmonari).
L'Astragalo radice svolge anch’esso una funzione di immuno-stimolante grazie alla presenza nei suoi principi attivi di polisaccaridi (innalzamento delle immunoglobuline A e G e degli interferoni), inoltre, contenendo anche saponine triterpeniche, flavonoidi e amine piogene, svolge azione di contrasto all'atrofia di milza e dei linfonodi intestinali e favorisce la capacità fagocitaria e la trasformazione dei linfociti T.
Grazie alle saponine, inoltre, svolge un'importante funzione epato-protettiva stimolando la rigenerazione degli epatociti. Da considerare anche l'effetto adattogeno prodotto dai suoi principi attivi: questo si esplica nella riduzione del consumo di ossigeno da parte dei mitocondri, alza il livello di tolleranza allo stress dell'organismo e riduce gli effetti collaterali dell'uso di antibiotici (stanchezza ed astenia). Infine riduce la pressione arteriosa intervenendo sul metabolismo di potassio e sodio (svolgendo quindi anche un’azione cardiotonica).
Ovviamente, e si prega di fare attenzione, anche le erbe possono dare (in casi rari) reazioni avverse ai principi attivi, e possono avere maggiore o minore efficacia a seconda della situazione complessiva di partenza.
Si ritiene che questa soluzione dovrebbe portare ad una significativa riduzione delle complicazioni, riducendo significativamente la percentuale dei malati di Covid-19 che presentano complicazioni medie e gravi. Nel complesso potendosi adottare la terapia suggerita anche in via preventiva, si dovrebbe ridurre il contagio a livelli inferiori a quello influenzale e dovrebbero scendere sia i morti che i casi gravi.
Se dovessero manifestarsi ulteriori complicanze, da tenere sempre monitorate e da segnalare subito all’autorità sanitaria competente, come l’elevata temperatura o infezioni batteriche, nulla vieta, anzi, è probabilmente suggeribile, di applicare le soluzioni standard universalmente note, come antipiretici, antibiotici, o cortisonici
Per concludere, ribadisco che né l’estensore dell’articolo, né colui che ha sottoposto le sue ricerche, che sono qui riportate, sono medici.
Ciò nonostante, a rigor di logica, la soluzione qui prospettata sembrerebbe adeguata, quantomeno a livello preventivo.
A noi sembra una buona idea adottare una strategia preventiva, contro l’infezione da Covid19, che consiste in un infuso o decotto a base di Uncaria Tomentosa 2 volte al giorno, e uno di Astragalo radice, una volta al giorno.
Quanto fin qui esposto NON, costituisce un consiglio medico, e NON sostituisce il parere del medico, che vi invitiamo a consultare sempre.
In particolare, nel caso di sospetto contagio da Covid-19.